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Informazioni sul Portale Paesi

L'Odcec di Tivoli ha deciso di promuovere gli stupendi paesi di competenza dell'ordine.

Il portale creato è il luogo ideale per fare una visita virtuale e scoprire i  paesi dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli

Qualora volessi inviarci delle informazioni e materiale fotografico per arricchire il luogo che ti interessa, ti preghiamo di utilizzare la seguente email: segreteria@odcectivoli.it.

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Casape

Casape è un caratteristico borgo di origine medievale di 781 abitanti della provincia di roma situato sul versante occidentale dei Monti Prenestini, a 48 km da Roma.

Sul suo territorio si ergeva un tempo la villa di Gneo Domizio Corbulone, generale romano vissuto nel I secolo d.C. e parente dell'imperatore Nerone.

Successivamente, presso i ruderi della villa sorse un piccolo centro agricolo che prese il nome di Casa Corbuli.

L'identità di Casape come insediamento vero e proprio si definisce realmente soltanto in epoca medievale.

Casa Corbuli è ricordata nel 992 ed ancora nel 1051 a proposito della donazione della nobildonna Rosa a favore del convento di S. Andrea al Celio. Ancora nel secolo XIII appartiene al convento di S. Gregorio al Celio "Clivio Scauri".

Durante il 1300 Casa Corbuli è sotto il dominio dei Colonna, e nel 1320 rientra in possesso dei frati del Clivio Scauri.

Al monastero, Casa Corbuli, appartiene sino al 1527, anno in cui fu venduto al nobile Vincenzo Leonini che, a sua volta, lo vendette ai Santa Croce. Venne poi comprato nel 1600 da Lotario Conti, duca di Poli.

Venduto ancora nella seconda metà del XVII secolo ai Barberini che ben presto lo cedettero ai Pio di Savoia.

Da allora Casa Corbuli fu chiamata Casa Ape. In alcuni documenti del 1656 diretti al Principe Luigi Pio di Savoia, redatti pochi mesi dopo l'acquisto da parte dei Pio di Savoia, il villaggio viene infatti chiamato "Casa Ape", con chiaro riferimento alle api nello stemma araldico dei Barberini - Documento riportato in "San Gregorio da Sassola - Una città ideale del Seicento", di Mario Giagnori [1]).

Fu in quel tempo che una grave epidemia di peste devastò San Gregorio da Sassola risparmiando, miracolosamente Casa dei Pio. La popolazione attribuì questo fatto ad un'immagine della Madonna alla quale si disse che improvvisamente sgorgassero delle lacrime. L'immagine sacra era posta in una piazzetta in fondo al paese (dov'è attualmente venerata).

Nel 1708 tutta la zona fra Tivoli e Roma venne danneggiata durante la guerra di successione tra Francia e Spagna. Nel marzo del 1734 passarono saccheggiando la zona le truppe che combattevano nella guerra.

Nel 1763 la gravissima carestia in tutto il Lazio, non risparmiò Casa dei Pio e i paesi limitrofi. Il dominio dei Pio durò circa un secolo fino a quando si estinse il ramo maschile. In seguito ne divennero signori i Brancaccio.

Con il 1817 cessarono i diritti feudali e il paese elesse un Podestà e si dotò di un sigillo.

 

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